Orchestra Sinfonica di Milano - Articoli

Suonare come necessità primordiale

Ritratto di Daniel Müller-Schott

Pubblicato il 22/04/2025

"... He plays with existential urgency"

© foto Uwe Arens
Venerdì 30 maggio e domenica 1° giugno il violoncellista Daniel Müller-Schott torna all’Auditorium di Milano dopo una lunga attesa con uno dei più straordinari lavori scritti per violoncello e orchestra: il Concerto in Si minore op. 104 di Antonìn Dvořák.
Il violoncellista, definito dal New York Times con una "intensa espressività" e come un "musicista senza paura, con una tecnica da urlo", aveva già debuttato l’Orchestra Sinfonica di Milano nel lontano 2010 con un programma romantico che univa il Concerto per violoncello di Schumann alla Sinfonia “Tragica” di Mahler.
Per il debutto con l’Orchestra, il musicista, già allora tra i nomi più prestigiosi del panorama internazionale, aveva scelto proprio il Concerto di Schumann, quello che lo fece innamorare dello strumento ascoltando Yo yo Ma suonarlo alla Herkulessal quando aveva 5 anni in una prova a cui lo aveva portato la madre.

“Rimasi soggiogato dal suono dello strumento e dal modo di suonare di Yo Yo Ma; un fascino anche fisico: mi colpiva quel suo abbracciare lo strumento”, così ricordava in un’intervista di Enrico Parola sul Corriere della sera del 13 ottobre 2010.

Un giovanissimo talento della musica, che dopo quell’incontro fatale con Schumann si dedica con fatica e desiderio allo studio. Nel suo percorso ci sono importanti maestri, da Walter Nothas, Heinrich Schiff e Steven Isserlis. La svolta è avvenuta quando incontra Anne-Sophie von Mutter, musa di Karajan, e la sua fondazione per giovani talenti e gli offrì una masterclass con il grande musicista russo Mstislaw Rostropovich (“mi pagò il viaggio per Parigi e uno strumento nuovo. Fu un’emozione incredibile trovarmi al suo cospetto; mi chiese di suonargli Šostakovič e Prokof’ev, Dvořák e Saint-Saëns”. 
All'età di quindici anni, vince il primo premio al Concorso internazionale Čajkovskij per giovani musicisti nel 1992 a Mosca.
“Capì di essere un enfant prodige?” “No, capii semplicemente di potercela fare. E anche i rischi: essendo così giovane, mi proposero subito progetti cross-over, per sfruttare l’immagine. Rifiutai, e mi misi a studiare ancora più seriamente andai a Salisburgo e Vienna, prima da Schiff e poi da Isserlis: amava follemente Schumann, lui mi ha insegnato una serietà quasi religiosa verso la musica, piena di passione e devozione”. 

"Müller-Schott, with his thoughtfully varied articulations and tone colours, digs...deeply into the concerto's expressive detail, in particular bringing out the sense of yearning that's such... " — Gramophone Magazine, January 2015


Alla musica di Antonín Dvořák Müller-Schott ha dedicato numerosi sforzi, come è testimoniato dal disco (Dvořák Works, 2015) registrato con la NDR Sinfonieorchester diretta da Michael Sanderling, dove siamo attratti come un magnete verso il Concerto per violoncello: Dvorák iniziò la sua opera in uno stato d'animo passionale e tempestoso, ma la completò in tono lirico ed elegiaco all'ombra della malattia e della morte della cognata Josefina, che era stata il suo primo amore. Il disco si rivela particolarmente interessante in quanto racconta il mondo sonoro di Dvořák e del suo rapporto con la scrittura per il violoncello. Compaiono pertanto anche diverse opere di musica da camera e arrangiamenti, fino al culmine in cui compose il suo Concerto nel 1894/5: l'orecchiabile Rondo che Dvořák scrisse nel 1892 per una tournée di musica da camera, e Silent Woods, un arrangiamento realizzato per la stessa tournée, quattro pezzi romantici op. 75 e Songs my mother taught me dal ciclo Gypsy Songs.
© foto Uwe Arens

Valentina Trovato

Vuoi restare aggiornato sulle nostre attività? Iscriviti alla newsletter!

Privacy Policy

@ sinfonicami

Con il contributo di

MiC Logo

Fondatori Istituzionali

Logo Lombardia Logo Comune Milano

Fondatori Promotori

Logo Città Metropolitana Logo Camera di Commercio Logo Banco BPM Logo Pirelli Intesa Sanpaolo Logo

Con il sostegno di

Fondazione Cariplo Logo

Partner

A2A Logo Forestami

Sponsor Tecnici

ATM Logo Bigi Blu Logo

Media Partner

Rai Cultura Logo Corriere della Sera Logo
Come contattarci
Biglietteria: Largo Gustav Mahler, Milano
La biglietteria è aperta da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00
T. 02 83389.401
[email protected]
Auditorium di Milano
Largo Mahler
Milano
M.A.C.
Piazza Tito Lucrezio Caro 1
Milano
© Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 - Milano
C.F. 97119590152 - P.IVA 11024950153