Quando si parla della musica, l’arte del tempo - come la definì nel Settecento il filosofo Johann Gottfried von Herder - quasi sempre ci si chiede quale sia esattamente la sua natura. Può la musica tradurre o evocare attraverso i suoni qualcosa che è estraneo a sé stessa? Si può ricreare l’effetto di un dipinto oppure di un sentimento?
Modest Musorgskij, nei Quadri di un'esposizione (1874) ha tradotto in musica le sfumature più impalpabili di dieci opere dell’amico scomparso Viktor Hartmann. A sua volta, Paul Hindemith ha posto alla base della sinfonia Mathis der Maler (1934) il pittore della Riforma luterana Matthias Grünewald. Nella sua figura ha infuso tutti i problemi, i desideri e i dubbi esistenziali e morali che hanno sempre tormentato le anime degli artisti.