La Quinta è nel segno del Fatum (che muove ogni cosa) e dell’insoddisfazione. Come per altri lavori, quando Čajkovskij porta a termine la Sinfonia n. 5, il suo animo è colto dallo sconforto. In una lettera del 2 dicembre alla mecenate, madame Nadežda von Meck, aveva esposto con queste parole il suo malumore: "Dopo aver diretto la mia nuova Sinfonia, due volte a Pietroburgo e una volta a Praga, mi sono persuaso che è mal riuscita. C'è in questa musica qualcosa di sgradevole, una certa diversità di colori, una certa insincerità, un certo artificio. Pur senza rendersene conto, il pubblico lo ha percepito. Ho chiaramente avvertito che i consensi e gli applausi andavano in realtà alle mie composizioni precedenti e che questa Sinfonia non riusciva a piacere: una constatazione che mi procura un cocente dolore e una profonda insoddisfazione di me stesso".
La produzione di questo appuntamento sinfonico viene resa possibile grazie a tale contributo messo a disposizione da Regione Lombardia.
Tra le azioni e iniziative progettuali del bando, si evidenzia la messa a disposizione di un contingente di biglietti omaggio rivolti agli studenti dei Licei Musicali e delle Scuole di musica della Lombardia.