Musiche di Fiorenzo Carpi
dalla colonna sonora originale dello sceneggiato televisivo di Luigi Comencini (1972)
“
capace di parlare tanto ai bambini quanto agli adulti,
regalando a entrambi un’esperienza intensa e suggestiva.
”
È una versione di Pinocchio che affronta la storia come un viaggio universale, che intreccia comicità, poesia e riflessione. Ogni scelta del burattino – seguire Lucignolo, fidarsi del Gatto e della Volpe, sacrificare i suoi sogni per amore di Geppetto – diventa simbolo della condizione umana, della lotta tra desiderio e responsabilità. È una storia di errori e redenzione, che ci ricorda quanto sia importante il cambiamento e il coraggio di affrontare le conseguenze delle proprie azioni.
Da una parte quindi lo spettacolo offre ai ragazzi una grande favola che diverte e insegna, dall’altra per gli adulti è un viaggio nel tempo, verso quella parte più autentica e fragile di noi stessi che spesso dimentichiamo.
Nella sua semplicità, questa versione di Pinocchio è un grande atto teatrale e rivoluzionario, Il tentativo di riportarci, anche da adulti, al senso più intimo e prezioso di quello che siamo, a ciò che abbiamo perduto o dimenticato: la parte più fragile e dolce di noi stessi. L'intimità segreta di cui siamo fatti. Con la capacità, propria delle grandi favole, di insegnare ai ragazzi a diventare gli adulti di domani. Uno spettacolo quindi che ci accoglie e ci conduce per mano, capace di appassionare pubblici diversi, spezzare confini, etichette ed abitudini.
Alla fine, quello che faremo, è vivere un’esperienza collettiva e senza tempo. Una storia che ci ricorda come ogni trasformazione porti con sé una promessa: quella di diventare persone migliori.