Nei 50 anni dalla morte, potremmo immaginare di fare un regalo a Šostakovič, e renderlo il protagonista di questa pellicola. Il compositore sovietico avrebbe sicuramente avuto piacere a catapultarsi ogni sera nell’Europa del Romanticismo (per la sua personale Mitternacht in Leipzig, forse?) e, tra tutti i compositori, avrebbe sicuramente fatto amicizia con Robert Schumann. Šostakovič non fece mai mistero del suo amore per Schumann, a tal punto da curarne una riorchestrazione del Concerto per violoncello op. 129.
Insieme a Jeremias Fliedl ed Emmanuel Tjeknavorian, facciamo fare amicizia a questi due geni a cavallo dei secoli: il Concerto per violoncello dialoga in questo impaginato con la Sinfonia n. 10 in Mi minore op .93.
Schumann e Šostakovič, la strana coppia.