Renè Guenon in Simboli della Scienza Sacra scrive:
“
Fra il Passato che non è più e il Futuro che non è ancora, il Vero Volto di Giano,
quello che guarda il Presente, non è, si dice, né l’uno né l’altro di quelli visibili.
Questo terzo volto, infatti, è invisibile perché il Presente, nella manifestazione temporale,
non è che un istante inafferrabile
”
È il Giano Bifronte, figura mitologica che, in questa lettura, ci rimanda all’inafferrabilità della musica. Forse però, quando suonano le sorelle Labèque, il terzo invisibile volto del Giano si vede eccome, tanto sono nitide, tanto sono trasparenti e chiare le loro interpretazioni, specie se sono dedicate a loro, come è il caso del Double concerto for two pianos and orchestra di Philip Glass, che compie quest’anno esattamente 10 anni, che si abbina perfettamente alla Seconda sinfonia di Brahms, capolavoro di lirismo orchestrale diretto per l’occasione dal Direttore Musicale Emmanuel Tjeknavorian al fianco dell’Ouverture Le creature di Prometeo di Beethoven.